CINEX – Cinema e Teatri livornesi del 900 è il nome del progetto che intende calcare nuovamente gli spazi cittadini livornesi, attraverso una serie di eventi, previsti dall’8 al 21 Maggio 2023, che avranno luogo all’interno del Centro Commerciale Fonti del Corallo.

Il progetto originale

La mostra è stata inaugurata durante Effetto Venezia 2020, all’interno di una sala attigua al Museo della Città ed è stata riproposta 3 mesi dopo al Cinema Teatro 4 Mori durante la nona edizione del FIPILI Horror Festival. L’intento era quello di dare nuovamente spazio alla fotografia, attraverso una mostra fotografica volta a restituire prestigio al Cinema, inteso come luogo/spazio e non solo in quanto forma d’arte.

Il progetto collettivo .CINEX è stato curato e progettato dalla fotografa livornese Giulia Barini, in collaborazione con il FIPILI Horror Festival, le Associazioni Ascosi Lasciti e Livorno Com’era e con il contributo del FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Tuttavia per questa nuova edizione di CINEX, lasceremo per un attimo la parte dedicata alla Urbex Photography curata da Ascosi Lasciti, per addentrarci ancora di più nel mondo dello spettacolo livornese, quello che ha segnato il Novecento attraverso i cinema e i teatri storici della città. La fotografa e curatrice Giulia Barini infatti, in collaborazione con Livorno Com’era e con la Biblioteca di Villa Fabbricotti, è riuscita a creare un piccolo archivio fotografico dell’epoca incentrato su un percorso a tappe che va dal centro alla periferia della città. I cinema e i teatri che una volta popolavano Livorno, prendono nuovamente vita grazie anche alla relazione con una prospettiva attuale di immagini realizzate da Giulia Barini appunto, nei luoghi dove un tempo sorgevano questi edifici.

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CINEX si svilupperà con queste modalità

Scorpio Comunicazione e Pubblicità riprende il progetto originale e lo rimette in scena in “veste 2023” dove il Centro Commerciale Fonti del Corallo, con la sua grande galleria, diventa uno spazio perfetto per ospitare un percorso fotografico studiato a tappe. Una pellicola cinematografica adesiva posta sul pavimento aiuterà sia gli avventori del Centro che i fruitori d’arte a godere di tutta la mostra, rilassandosi ulteriormente con lo shopping del fine settimana. I totem in forex, tappe obbligate del percorso poste lungo la galleria circolare, vanteranno su ambo i lati testi informativi e fotografie di ieri e di oggi. La possibilità di poter visionare quei luoghi che molti anni fa hanno avuto la fortuna di ospitare non solo personaggi illustri della cultura del nostro tempo, ma spettacoli di cinema e varietà per volontà della Società Toscana Esercizi Cinematografici, contestualizza perfettamente la nostra visione. La vita in galleria diventa quindi educativa e un museo a tutto tondo, grazie al supporto economico e logistico dello sponsor Centro Commerciale Fonti del Corallo e Scorpio Comunicazione e Pubblicità che curerà uno spazio espositivo con le vecchie sedute del Cinema teatro Gran Guardia, un proiettore dell’epoca, antiche locandine originali, oltre al banco originale per il montaggio delle pellicole utilizzato da Fellini a Cinecittà. La mostra fotografica durerà due settimane dall’8 al 21 Maggio e nei weekend saranno organizzati 4 talk (due sul teatro e due sul cinema) con personaggi illustri di ieri e di oggi che hanno reso grande questa città da un punto di vista teatrale e cinematografico. Per il cinema abbiamo preso al vaglio i nomi di Francesco Bruni, Emanuele Barresi, Paolo Ruffini, Giovanni Lippi (Ex patron de La Gran Guardia), Marco Bertini (Ex direttore del Teatro Goldoni), Simone Giardi (attuale gestore de La Gran Guardia), Serena Cassari Direttrice del Cinema Teatro 4 Mori, Marco Sisi, esponenti del Circolo del Cinema Kinoglaz e del FIPILI Horror Festival. Per il teatro l’Architetto Riccardo Ciorli, il Direttore del Teatro Goldoni Emanuele Gamba, esponenti del FAI (fondo ambiente italiano), l’autore Michele Montanelli, esponenti delle Compagnie attive sul territorio (NTC, teatro della Brigata, il Grattacielo, etc.), Giovanni Vernassa imprenditore teatrale, Marco Conte attore e gestore del Teatro Vertigo. Verranno trattati temi legati agli spazi della visione e a come è cambiato il mondo della fruizione nel passaggio dallo spettacolo film al piccolo schermo. Verrà richiesta la partecipazione dell’Assessore alla Cultura Simone Lenzi e del sindaco Luca Salvetti. Urban Livorno, con i suoi giornalisti Simona Poggianti e Fabrizio Pucci, attiverà in parallelo una copertura mediatica dell’intero evento, con interviste, inserti speciali e dirette streaming degli incontri, oltre a una copertura fotografica completa per tutta la durata della manifestazione.

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Tematiche

In un’epoca in cui il tempo scorre inesorabile e in cui abbiamo dimenticato i luoghi di confronto costruiti sulle fondamenta del collettivismo e dell’unione, tendiamo a chiuderci su schermi sempre più piccoli e con il minor numero di persone intorno. La scelta di andare al cinema ricade naturalmente sul titolo, ma talvolta anche sul luogo, sulla preferenza di una sala piuttosto che un altra, così come scegliere di rimanere a casa, chiusi tra quattro pareti indecisi perennemente su che cosa guardare per poi rifugiarsi subito in una visione preponderante di inutilità. L’importanza di questo concetto spalanca le porte ai quesiti legati al dilemma del cinema come luogo abbandonato e dimenticato. Sono stati in molti ad essersi prodigati, proponendo la visione di vecchie pellicole o di nuovi documentari, sconosciuti al territorio italiano, tentando in qualche modo di attirare vecchi nostalgici o nuovi adepti, restituendo così prestigio alle poche sale indipendenti rimaste nella zona. Prendendo Livorno come esempio vicino alla nostra esperienza, l’accortezza di certe entità presenti sul territorio ha garantito una fruizione accettabile e un numero sostanzioso di titoli interessanti. Tuttavia è sempre un percorso impervio quello delle piccole sale, che devono sempre confrontarsi con l’enorme concorrenza dei grossi stabilimenti commerciali, i quali garantiscono titoli mainstream a scapito di un cinema d’autore ricco di contenuti evidentemente non abbastanza interessanti per il pubblico di massa. Ecco che il cinema viene classificato da Foucault come luogo eterotopico per eccellenza, incardinamento di territori come quello della pubertà, della vecchiaia o della morte che richiedono appunto un transfert o comunque un confronto. Le eterotopie sono il luogo in cui trovano spazio territori ibridi sospesi tra reale e immaginario, e il cinema è quel luogo dove in una stanza chiusa viene riprodotto su uno schermo uno spazio tridimensionale che crea una profondità virtuale. I luoghi deputati alla collettività perdono il loro naturale valore, subendo la possibilità di poter fruire di uno spettacolo, di un’opera d’arte, di una manifestazione, direttamente dal divano di casa, da quattro piccoli angoli virtuali circoscritti all’ esile spazio dato dal palmo d’una mano. Per questo motivo nasce CINEX – Un occhio sul cinema, nel tentativo di fare un passo indietro, rispolverando antiche nozioni per aiutarci a comprendere nuovamente le ideologie, le radici e la cultura che hanno permesso la nascita di tutto quello che abbiamo intorno, ormai troppo abituati a viverlo e quindi a non chiedersi più che cosa spingeva le persone a uscire di casa, a confrontarsi, a mettersi in gioco e arricchirsi semplicemente per il gusto di farlo. Il mondo vero è là fuori, le possibilità sono infinite e le esperienze sul campo garantiscono sicuramente il modo migliore per confrontarci e educarci nel rispetto dell’altrui vissuto e, perché no, arricchirci in qualche modo grazie alla scuola della vita. La mostra è curata da Giulia Barini e il ciclo di incontri (in fase di definizione) sono curati da Scorpio srl – Comunicazione e Pubblicità in collaborazione con Centro Commerciale Fonti del Corallo.

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